Monday 8 November 2010

N E V E

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
neve che cadi dall'alto e noi copri
coprici ancora,all'infinito:Imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati.....
(U. Saba)






Binomio quasi obbligatorio: ah, la Russia, chissà che freddo…ti dicono anche quando in luglio si raggiungono i 40° e i russi si sciolgono sulle rive di qualsiasi pozza d’acqua a disposizione (stagni e laghetti e fiumi di tutti i tipi contrassegnano il paesaggio russo e i popoli slavi hanno un’antica e affascinante tradizione di genti di fiume). Però è indubbio che la neveappartiene al paesaggio russo.
Voglio dire, per la maggior parte degli italiani la neve è qualcosa che si vede molto di rado, a meno di non essere appassionati sciatori e frequentatori di settimane bianche. Per i russi la neve è una compagna di vita, nolenti o volenti, anche perchè la bianca coltre si stende su questo paese per molti mesi all’anno! Così c’è tutta una cultura della neve, dagli abiti, alle case, alle strade e alla cura dell’automobile.
In molti condomini è necessario sigillare finestre e spifferi: rimane solo lafòrtochka, il finestrino minuscolo che si apre per cambiare aria. I riscaldamenti vanno tutto il giorno: le case russe sono calde, con i loro tappeti coloratiattaccati al muro. Nell’ingresso si ammucchiano scarpe, calze pesanti, stivali, cappelli, sciarpe e guanti. Ogni volta vestirsi e svestirsi riscalda…l’ambiente, perchè fornirsi dell’imbotittura necessaria fa sempre perdere un po’ di tempo e di energie. Quindi si preferiscono jeans pesanti, e completi neri che ammortizzano fango e schizzi: poi è tutto uno sfoggio di pellicce (quasi indispensabili!) e colbacchi.
In russo si chiamano ushanki (da ushi, orecchie) i cappelli di pelo o lana con iparaorecchi; i colbacchi neri, grigi o azzurri sono quelli della milizia, preferiti dagli stranieri - ne fanno incetta sulle bancarelle - non molto amati dai russi. Ma la parola colbacco, da kolpàk, non viene usata per i copricapi. Sentirete semmai shapki e kiepki, con shàpochki e sharfy (cappucci e sciarpe) più i guanti (pjerchatki), compagni immancabili per molti mesi. E rigorosamentesenza ombrello, quello va bene per la pioggia ma non per la neve! Ed è incredibile notare come molte ragazze svettino sulla neve e il ghiaccio con i tacchi a spillo!
Sicuramente si affinano doti di equilibrio, del resto quasi tutti i russi sannopattinare o sciare. Sui balconi sono allineati gli sci da fondo o i pattini con la lama: spariscono a primavera per ricomparire a novembre… Si, la Russia è la patria dello sci nordico: la steppa appena ondulata, i grandi parchi sono spazi ideali e nonostante il freddo molte persone si affollano, sopratutto i weekend.
Recentemente però su delle colline vicino a Mosca sono state attrezzate delle piste di sci alpino, sempre ricolme di gente. E i nuovi appassionati si recano nei molti mercatini semiillegali dove si provano i nuovi sci da carving e gli scarponi con i ganci: tutto en plei air, anche a meno venti. Il fiato si congela sulla sciarpa, ma a questo freddo ci si abitua, basta coprire bene le estremità. E neanche le frequenti bufere di neve riescono a bloccare il traffico, pure leLada o le Zhigulì più scalcinate pattinano disinvolte: del resto è difficile mantenere le strade pulite e gli effetti del ghiaccio si vedono a primavera, quando le strade russe mostrano le nuove buche che mettono a dura prova gli ammortizzatori.
Ad aprile, quando il disgelo copre tutto di fango, si tira un sospiro di sollievo: le giornate sono lunghe e luminose, l’aria è tiepida e finalmente si può uscire senza apparire degli orsi semoventi.In pochi giorni esplode la voglia di sole e di colore (le giornate d’inverno sono brevi e quasi sempre grigie): del resto lo sapevate che O’ sole mio è stato scritto in Russia da un napoletano nostalgico?
Ma la maggior parte dei russi non concepisce un inverno senza neve: fa parte del DNA, come le slitte, la sauna, i tuffi invernali nei fiumi ghiacciati. Un incremento alla vodka? Forse. Ma la neve aggiunge a questo paese un fascino unico, non si può capire la Russia senza averne colto almeno una volta un pezzettino di autentico inverno, nastojaschaja zimà.





articolo sulla russia preso dal sito:http://guide.supereva.it/lingua_russa/interventi/2001/12/84463.shtml

No comments:

Post a Comment

leave a comment: